Se Pilato avesse fatto come Caillois

Per merito di Sellerio è ricomparso da due anni tra gli scaffali “Ponzio Pilato” di Roger Caillois nella traduzione di Luciano De Maria. Scritto nel 1961, venne pubblicato in Italia con Einaudi nel 1963, il piccolo ma intenso romanzo sembra essere l’unica opera di ingegno narrativo dell’illustre sociologo, antropologo e critico letterario.  Caillois ripercorre l’arresto e il processo a Gesù Cristo dalla prospettiva di un modesto funzionario imperiale dal carattere razionale e dall’indole disincantata. L’empatia suscitata con l’impiegato statale sannita con mansione di procuratore della Giudea è pressoché inevitabile. Gesù diviene una pratica scocciante da espletare, insidiosa perché rischia di incrinare il rapporto con l’élite ebraica e quindi la reputazione dell’onesto funzionario agli occhi dei superiori a Roma. L’esito del romanzo è un capolavoro leggero quanto intenso dove il protagonista  compete dialetticamente e idealmente con i colleghi personaggi caratterizzati dalla penna di Michail Afanas’evič Bulgakov de “Il Maestro e il Margherita” (1967) e con quella di Anatole France de “Il Procuratore della Giudea” (1902).  L’elegante ed essenziale volumetto grigio della Sellerio non potrebbe, non dovrebbe, mancare mai nella nostra libreria.

Alessandro Di Rienzo

Ponzio Pilato
di Roger Caillois
Sellerio
€ 12,00