CASA DI FOGLIE, UN CULT DELLA LETTERATURA ERGOICA

La casa di foglie fu pubblicato per la prima volta nel 2000 in America, affascinando  da subito i lettori fino ad arrivare a Stephen King che in un articolo pubblicato sul New York Times Magazine lo definì ” Il Moby Dick del genere horror”. Lo scritto approda in Italia nel 2005 e l’unica tiratura viene presto esaurita facendo diventare il libro un must della lettera di genere e le ultime copie in vendita on-line furono acquistate dagli appassionati per diverse centinaia di euro. Il romanzo ritorna in Italia grazie alla capacità di visione di una piccola sigla editoriale,  66th and 2nd, che sta abituando i lettori ad un lavoro di ricerca sopraffino.
Difficilmente etichettabile, il romanzo è strutturato su più livelli di lettura con diverse voci narranti, tutte differenziate dal font  per poter scegliere la voce narrante da seguire, proseguendo così su un flusso logico, che imporrà al lettore di “partecipare” alla trama.
La storia ci racconta di Jonnhy Truant giovane che lavora in un negozio di tatuaggi che è  alla ricerca di un appartamento, quando gli viene proposto un alloggio appartenuto al vecchio Zampanò (e qui ritorna la Z.), un anziano cieco deceduto di recente. Il protagonista  ritrova sparse per casa pagine su pagine, frammenti scritti ovunque, pezzi che costituiscono il manoscritto di un film introvabile che documenta i fatti inquietanti che accadono nella spaventosa casa-labirinto dove  ora vive.
Un romanzo difficile da leggere che impegnerà sempre di più il lettore in una sfida per arrivare alla fine ma una volta entrati sarà difficile uscirne…
La storia  ha a che fare con un film “introvabile” che documenta ciò che accade in una strana casa-labirinto. Nel libro si fondono trama horror e stile tipico della letteratura ergodica con un mix che tiene i lettori col fiato sospeso. Il libro anni fa è stato definito da Stephen King il “Moby Dick” del genere horror. ergodica che obbliga talvolta a ripiegare il testo.  Ci introduce nella storia Johnny Truant, giovane che lavora in un negozio di tatuaggi e alla ricerca di un appartamento, quando viene contattato dall’amico Lude che gli sottopone un alloggio appartenuto al vecchio Zampanò (e qui ritorna la Z.), un anziano cieco deceduto di recente.  Johnny ritrova sparse per casa pagine su pagine, frammenti che costituiscono un manoscritto in cui si evince che l’anziano inquilino altri non era che un accademico studioso delle opere del regista Will Navidson, e nello specifico della pellicola girata sugli inquietanti fenomeni fisici avvenuti nella casa stregata di Ash Tree Lane in Virginia.
Da qui in avanti la narrazione si districa in labirinti di parole e pensieri, le voci narranti si intersecano abilmente tra loro creando ipertesti con note e citazioni, molte delle quali nate dall’immaginazione dell’autore

Francesco Wurzburger

LIBRO La casa di foglie 
AUTORE  Mark Z. Danielewski
EDITORE 66th and 2nd
PREZZO € 29,00